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IN THE FOREGROUND

martedì 26 febbraio 2013

IRON MAN HELMET: MARK III Depron(Second try)

Dopo il primo tentativo, nel quale a causa della mia inesperienza sono sorte molte problematiche di piegatura del materiale e di proporzioni del pezzo finale, ho ricominciato da zero il modello apportando delle sostanziali modifiche alla mia tecnica di lavorazione del materiale stesso.
Come vi ho già detto nel primo post, il materiale utilizzato è un semplice foglio di Depron da 3 mm. In questa seconda prova ho deciso di sostituire la colla vinilica con la colla a caldo: per chi non conoscesse la colla a caldo la si può facilmente coprare in ferramenta e viene venduta in candelotti semitrasparenti. Per fondere questi candelotti occorre una speciale pistola, acquistabile sempre in ferramenta o in qualsiasi supermercato come Brico o Leroy Merlin a un prezzo compreso tra i 10 e i 20 euro. Alcuni accorgimenti: la colla si indurisce in pochi secondi, quindi occhio a decidere bene i punti dove volete incollare e non aspettate troppo tempo, riscaldate molto la pistola in modo da avere una colla più liquida possibile e non applicate dosi eccessive, infine state molto attenti a non farla colare sulle parti esterne del pezzo poichè non è carteggiabile e soprattutto sulle mani... brucia da morire e vi lascia le bolle!
Un'altra new entry tra le tecniche di lavorazione è stata la piegatura del materiale non più manuale bensì a caldo grazie all'ausilio di un semplice fono per capelli. E' sufficiente mettere il fono alla massima temperatura e posizionarlo a circa 3-4 cm dal punto che si vuole piegare, ma fate attenzione a non sostare in quel punto eccessivamente poichè il depron dopo una prima fase di malleabilità superficiale tende a cambiare struttura molecolare accartocciandosi e disintegrandosi. Inoltre noterete come una volta reso malleabile, piegato e fatto raffreddare, tende a diventare più rigido e meno flessibile di quello di partenza.
Infine, ho utilizzato una specie di manichino per simulare la testa di una persona. Molti si chiederanno come fare a trovare una testa di manichino e io vi dico subito che non bisogna trovarla o comprarla ma basta farla da se... in che modo?
Prendete un foglio di polistirolo da 2 cm e disegnate su di esso due sagome di testa da uomo, una nel profilo frontale a l'altra nel profilo laterale. Per essere più precisi misurate le dimensioni principali sulla vostra testa (ad esempio da orecchio ad orecchio, dalla fronte alla nuca, dal naso alla nuca, dagli occhi alla sommità) in modo da poter ricreare la sagoma con dimensioni molto vicine alla vostra (PS: se avete il mento più sporgente del naso misurate anche la distanza dal mento alla nuca).
In alternativa, per i più smaliziati con il pc e i programmini di grafica, potete scattare delle foto ai due profili frontale e laterale della testa, andare al pc e in scala 1:1 tracciate i contorni della vostra testa eliminando tutto il resto. Stampate su carta e ricopiate sul polistirolo.
Per ora e tutto, vi lascio ad alcune foto del modello in Depron e al video. 
Stay Tuned!




domenica 24 febbraio 2013

CERNIERE PRINCIPALI - MAIN HINGES

Come ben sapete l'elmo di Iron Man presenta una mobilità nella maschera frontale e nel mento. E' noto infatti, a chi conosce bene il personaggio, che la maschera frontale si solleva e contemporaneamente il mento si abbassa di qualche centimetro. Sono molte le tecniche per rendere mobili queste due parti  e dipendono sostanzialmente dall'esperienza e da quanto si può spendere per realizzarle.
Il sistema di apertura della maschera può essere manuale o automatico ma quello che è presente in tutte le soluzioni sono le cerniere principali. Il video seguente vi mostra come realizzarle e soprattutto i punti dove andare a fare i fori.


Una volta realizzate queste cernire, resta da risolvere il problema di come bloccare la maschera quando è in alto. Le soluzioni maggiormente usate e che ho potuto vedere girovagando sul web sono 4 e ve le elenco a partire dalla meno costosa alla più costosa:

1- Un'altra coppia di cernire viene inserita al di sopra della prima come in questa immagine:

2- Possono essere utilizzate delle calamite incastonate nella parte superiore dell'elmo nei punti in cui vogliamo che la maschera si blocchi;

3- Una cerniera unica viene installata nella parte centrale-superiore con delle molle che mantengono la maschera indietro;

4- Si possono anche inserire dei micro servi automatizzati che impartiscono il movimento tramite un segnale elettrico proveniente da una centralina opportunamente programmata (tipici microservi da aromodellismo o automodellismo);

La quarta soluzione è la più bella, quella più fedele al modello reale ma anche quella più costosa e laboriosa, infatti microservi più centralina ricevente costano un pò di soldi e inoltre richiedono un pò di esperienza informatica per programmare in modo corretto la centralina, anche perchè non vogliamo sicuramente ritrovarci la maschera fracassata a causa di una rotazione sbagliate dei micro servi.
Quindi se non siete esperti di programmazione e non avete voglia di spendere troppo ma vi accontentate di sollevare e abbassare la maschera con le vostre mani... be le prime 3 soluzioni sono semplici e facili da realizzare.



SBAGLIANDO SI IMPARA

Salve a tutti, non è la prima volta che mi cimento nella realizzazione di repliche di modelli tridimensionali. Ho iniziato qualche anno fà con la creazione di presepi in polistirolo e sughero con varie tecniche per renderlo simile a roccia. Sono poi passato all'utilizzo del depron da 3 mm. 


Questo materiale, molto leggero e acquistabile in spessori da 3 e 6 mm, si presta molto bene alla modellazione base di oggetti tridimensionali e viene particolarmente utilizzato nel settore dell'aeromodellismo.
Ed è proprio in questo ambito che ho iniziato a muovere i primi passi con la realizzazione di due modelli di caccia militare: L'F14 Tomcat Jolly Roger e il Tornado IDS 60000h Le Linci.
Il materiale si presta bene ad essere piegato a caldo in una direzione e mettendo insieme vari fogli si possono raggiungere spessori anche elevati. E' facilmente carteggiabile e stuccabile ma soffre di un piccolo problema, non può entrare in contatto con alcun tipo di materiale contenente solventi. Per tale problema può essere stuccato esclusivamente con stucco francese o stucco epossidico. Una volta isolato può essere verniciato con vernici al solvente o ad acqua.
Ma non è questo  il post adatto per parlare dei materiali e delle tecniche di lavorazione. Quello di cui voglio invece parlarvi è il primo lavoro di Propmaking in cui mi sono cimentato: l'elmo di IRON MAN modello Mark3.
Girovagando sul web ho visto vari video relativi a questa tipologia di hobby e ho deciso di intraprendere quest'avventura. Molti utilizzano tecniche basate sul software Pepakura, ricreando su carta il modello tridimensionale e ricostruendolo pezzettino per pezzettino, io invece sono partito da un template unico e ho ricostruito l'elmo utilizzando invece della carta il depron da 3 mm.
A causa della mia inesperienza il risultato non è stato soddisfacente. Il primo modello infatti è stato realizzato utilizzando colla vinilica (che prolunga i tempi di attesa e di fissaggio) e piegando manualmente il depron nei punti in cui erano previste delle curvature. Due soluzioni pessime che hanno portato alla nascita di deformità e di incoerenze con il modello reale.
Tuttavia non è stato tempo sprecato per due semplici motivi: prima di tutto questo test mi ha permesso di studiare soluzioni adeguate e performanti e, in secondo luogo, il primo modello non è stato distrutto ma l'ho riutilizzato per effettuare i test sulle cerniere principali.
Vi riporto di seguito alcune foto e il video del primo try.